(English text below)
Alzare gli occhi al cielo, e ritrovarci l’incanto, via dalla disperazione.
Nuova intervista audio e puntata critica del progetto #Iofotografoacasa, con Giampiero Assumma sul Blog Kromìa!
Il nostro modo per porgervi i migliori auguri. Per una pace che spazzi il buio, nella rinascita di un nuovo sole.
#IOFOTOGRAFOACASA per Kromìa – CHIAMATA ALLE ARTI!
di Diana Gianquitto
Lo ripetiamo: dobbiamo dire veramente poco per intenderci sul fatto che stiamo vivendo un momento impegnativo ed epocale.
Kromìa da sempre sente pulsante la mission di arrivare ai cuori e nelle case di tutti, promuovendo la democraticità della fruizione artistica. E nelle case di tutti, a maggior ragione in questa fase #iorestoacasa, avvertiamo ancor più importante giungere oggi in modo incisivo.
Già sul nostro Blog vi stiamo tenendo compagnia con l’iniziativa #kromìarestaconvoi, con pillole di cultura e creatività fotografica.
Ma, in questo momento storico, abbiamo desiderio di far di più: far sì che questa condizione, e questo filo rosso che vogliamo mantenere con voi, nostri appassionati e fruitori, e con i nostri artisti, cuore pulsante di Kromìa, si traduca in vera produzione di nuova creatività, artistica e di vissuto.
Per far fronte all’emergenza innanzitutto esistenziale del ritrovarci inaspettatamente a rimodulare le nostre vite, ritmi, riti, abitudini, noie, beghe, passioni, desideri, alla luce di quanto la soglia domestica consente di fare. Un confine che può tradursi anche però, inaspettatamente, in un accesso a nuove dimensioni. Nello scoprire potenzialità nuove e impreviste nel nostro quotidiano, una nuova sensibilità, una differente attenzione a cose, persone, emozioni.
Chi meglio degli Artisti, antenne sensibilissime, come nella definizione e metafora di Marshall McLuhan, può insegnarci dunque a “reagire ai pugni” delle mutazioni dei tempi anziché “prenderli sul mento”?
È a loro dunque che ci siamo rivolti: chiamata alle arti è l’espressione spesso utilizzata per ricordare l’iniziativa di quel Maestro di Lucio Amelio davanti a un’altra grossa crisi. Noi vogliamo idealmente inserirci in quell’esperienza prestigiosa, e trarre da essa l’insegnamento di voler fare, della difficoltà, occasione di nuova arte.
Abbiamo dunque ideato il progetto artistico, editoriale online e di beneficenza:
#IOFOTOGRAFOACASA
(a cura di Diana Gianquitto, con Direzione Artistica di Donatella Saccani)
Come funziona?
- Abbiamo invitato i nostri fotografi a rivolgere, come magari già stanno facendo spontaneamente, il loro sguardo fotografico a ciò che si può vedere e vivere in casa, o dalla finestra e balcone di casa.
- I nostri autori hanno scattato in modo anche easy, da cellulare, o secondo le loro preferenze, ciascuno nello stile e linguaggio che gli è proprio.
- Abbiamo corredato l’immagine di una nota critica, e laddove possibile di una intervista audio all’autore, per guidarvi nei significati e valori artistici dell’opera, e per farvi entrare davvero “dentro lo studio” dei nostri fotografi! In particolare, a tutti chiediamo come l’isolamento impatta sul loro processo creativo e di lavoro, quali plus dona, e quali minus sottrae, in modo tale da offrire anche una mappatura antropologica dell’essere artista nella pandemia.
- L’immagine poi rimarrà nell’archivio di esposizione e vendita Kromìa confluendo con le altre pervenute – a partire da quando la situazione sanitaria si sarà normalizzata – in un kit di cartoline a fine di beneficenza #Iofotografoacasa, a ricordo e supporto di questo momento storico.
Diamo dunque il via a questo nostro progetto, grati verso gli artisti che hanno scelto di aderire e desiderosi di potervi mandare, in questo modo, ancor più percepibile il nostro abbraccio, più che mai oggi con forza, nella forza dell’arte.
Oggi #fotografaacasa per Kromìa:
GIAMPIERO ASSUMMA
Il cielo sopra Mosca
Pareidolia è il fenomeno percettivo che permette di ritrovare forme note in immagini indefinite. Con quell’etimologico parà di vicinanza che si colora di nuovi sensi. Di vicinanza empatica ai propri allarmi, smarrimenti, proprio in questi giorni in cui le distanze ne precludono un vero abbraccio.
È allora al curvarsi dell’etere sulla terra, così simile a un avvolgimento, che l’autore leva lo sguardo, ma soprattutto lo spirito. Il cielo screziato, come marmi o tessuti cangianti, di Giampiero Assumma, è un’apertura verso il cielo in una notte sociale e antropologica.
Che rivela la sorpresa del ritrovare nelle nuvole un viso inquietante, due occhi infossati, una bocca spalancata urlante con al centro un astro. Come se in cielo si fossero condensati i vapori della terra, non solo reali ma soprattutto animici, delle ansie e turbamenti sociologici presenti. Scorti in un’epifania – panteistica quanto junghiana – di archetipi tipica dell’autore, già da sempre, “ma come riferimento che diviene ancoraggio ancor più importante in questi momenti”.
Quasi il viso dell’urlo cosmico di Munch, in una ricerca sui cieli e luci in essere da anni nel vedere di Assumma, e non a caso riecheggiante le proiezioni espressionistiche o romantiche nella natura, tra Turner a Constable. Ma anche l’onirico anelito a un aiuto superiore, dall’immaginifico Wim Wenders a Ernst Haas.
Del resto, così canta la lirica di Wislawa Szymborska che si è risvegliata nella sensibilità del fotografo, in questi tempi ritrovati di lente osservazioni del cielo:
“(…)Non devo attendere una notte serena, / né alzare la testa, / per osservare il cielo. (…) In nessun luogo ce n’è più / che in un altro. (…) Il cielo è onnipresente / perfino nel buio sotto la pelle. (…)Miei segni particolari: / incanto e disperazione.”
E in tal modo, dar forma all’indefinito – quasi con Rorschach – dei nostri spettri, immettendosi in un ciclo ben più ampio di noi – quello di un Cosmo dove tutto alla fine, si compie in armonia – è integrazione ed elaborazione terapeutica. Come il vento spazzerà i vapori perturbanti, così possiamo scoprire transitori i nostri mali.
Ancor più se, come ora svela l’artista, l’astro che quel cielo ospita non è luna, ma sole di saggezza antica: post nubila, sol.
Ascolta la nostra intervista all’autore!
[nota critica e intervista di Diana Gianquitto]
(English text)
NEW PROJECT: #SHOOTING@HOME for Kromìa – CALL FOR ARTS!
by Diana Gianquitto
It’s sure that we are living an epoch-making moment.
Our mission is democracy for the arts, and arriving to everybody’s home. Especially today, that we have to stay home for our safety.
On our Blog we already run the project #kromìastayswithyou, with articles of photographic culture and creativity.
But we wanted more: transforming this though period in new production of new art.
We live the existential emergency of re-modulating our daily lives, routine, problems, joys, issues, rituals, passions. This boundary can also become an access, to new potentialities and perceptions.
Marshall McLuhan said that artists, very sensitive aerials, can teach us how to react to changes, instead of undergoing them.
So, we asked to our artists to take part in our new idea: the expression call for arts is also used to remember the project of the Master gallerist Lucio Amelio to react in front of the big 1980 Irpinia earthquake. We want to learn from that prestigious example, and transform difficulty in new art.
So, here you are our new online editorial, artistic and donation project:
#SHOOTING@HOME
(curated by Diana Gianquitto, artistic direction by Donatella Saccani)
- We asked our authors to observe what they can see at home, or from home: a new vision, for a new temporary life style.
- We asked them to shoot a new work for us.
- We accompany every image with a critical text and, if possible, with an audio interview to the artist. So, we want to guide you by hand in the work’s artistic meaning, and introduce you directly in our photographers’ studio! Especially, we are asking our artists which are the plus and minus of the lockdown on their process of creativity, so as to offer you an anthropological mapping of being an artist during this pandemic.
- The images of the project will be part of the display and selling archive of Kromìa, and when the sanitary situation becomes normal again, it will be possible buying them in a kit, and the proceeds from their selling will be donated for charity, in memory and sustain of this historical moment.
So, let’s go on with our new project!
We are grateful to the artists that decided to take part in it, and longing to make you arrive, with their works, even more perceivable embrace, today more stronger than ever, with the strength of art.
Today is #shooting@home for Kromìa:
GIAMPIERO ASSUMMA
The sky above Moscow
With Pareidolia you can see shapes in indefinite things.
And now that we must be alone, that etymology of proximity – para – has a much deeper sense.
In this dark social night, Giampiero Assumma wants to be close to our anguishes, and looks for the embrace of the sky – the only we can reach now. And there, he finds all our fears condensed in the clouds. That seem as a crying out face.
As in the Expressionism cosmic scream of Munch, or in the Romanticism emotive projections of Turner or Constable in the clouds, but also as in the dreamy atmospheres of searching help in the skies of Wim Wenders or Ernst Haas.
It’s not by chance that Assumma, observing the sky in these slowed down days, quotes Wislawa Szymborska:
“The sky is everywhere / even in the dark under my skin”.
Almost as Rorschach, we find our spectres in the harmonic Universe, therapeutically. Because we discover that they can be transitory, as the clouds in the sky.
Especially now that the artist reveals us something more: that spot in the sky is not a moon but a sun, of ancient wisdom: post nubila, sol.
Above, the audio interview to the artist!
[critical text and interview by Diana Gianquitto]
Immagini, dall’alto / Images, from top:
Giampiero Assumma
Giampiero Assumma – Il cielo sopra Mosca / The sky above Moscow – Csy Kromìa and the artist